Chiesa di S. Maria della Catena, nota anche come chiesa di S. Gaetano. Il Piaggia ritiene che il tempio sia sorto in epoca aragonese e sia stata restaurata nel 1621. Nel 1717 i Gesuiti si insediarono nella chiesa dopo aver fondato in una casa vicina una compagnia di laici. Importanti lavori, successivi al 1718, ne rinnovarono l'aspetto. L'edificio, ridotto alle strutture essenziali con tracce di decorazione, è a navata unica con abside quadrangolare coperta da un'elegante cupola con lanternino. I quattro altari laterali erano alloggiati entro nicchie alternate a paraste, con ricca decorazione in stucco rococò di cui rimangono pochi resti. La facciata è ad ordine unico, con un portone rococò sormontato da un nudo finestrone. La porta laterale, con paraste e capitelli corinzi, è di raffinata fattura rinascimentale. L'edificio, nel suo insieme, risale probabilmente al tardo Rinascimento e potrebbe accettarsi la data del 1621 riferita dal Piaggia. All'altare maggiore era il quadro della Madonna della Catena, oggi conservato nella chiesa dell'Addolorata al Capo. La statua policroma di S. Gaetano si trova nella chiesetta di S. Caterina d'Alessandria.
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