Il monastero fu fondato nel 1616 nella Città Murata, dove ne sopravvivono i ruderi, e soltanto dopo il 1718 fu trasferito nel sito attuale, dove sorgeva una chiesetta di Santa Caterina d’Alessandria edificata nel 1622 al posto di una chiesa di San Sebastiano del 1348. La chiesa presenta caratteri rococò mentre la parte superstite del convento presenta caratteri più rustici. Abolito il monastero, dopo l’Unità, lo stabile è stato adibito nel 1923 a sede dell’orfanotrofio Regina Margherita. Nel 1959 un crollo ha travolto parte della volta della chiesa provocando seri danni agli arredi artistici. La chiesa presenta una navata unica con abside semicircolare.
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