Cuba di Milazzo

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I ruderi di contrada Masseria oggi giacciono all'interno di un grande complesso di centri commerciali. Del complesso monastico è giunto ai giorni nostri solo l'edificio sacro. Si tratta di una singolare costruzione cubica. Si accede all'unico vano esistente per mezzo di un ingresso a sesto ribassato posto lungo la parete meridionale. L' ambiente interno risulta illuminato da due finestre quadrate poste lungo le pareti orientale e occidentale. Entrambe le aperture parrebbero risalire a non prima del XVI secolo.
 
 

Sebbene sia probabile che tutta a decorazione architettonica e pittorica sia andata perduta nei secoli a causa dei numerosi rifacimenti e riadattamenti, è anche vero che la massa cubica della cuba milazzese restituisce una sensazione di estrema austerità e semplicità che altre cube siciliane non restituiscono. Riguardo alla datazione non si può ignorare quanto Freshfield ipotizzò per le cube di Malvagna, Maccari e Santa Teresa nel 1918. Ritenne infatti, per ragioni prettamente storiche, di poter datare tali strutture in un arco di tempo compreso tra il VII sec. d.C. e il IX/X sec. d.C., cioè tra la completa grecizzazione dell'isola e la conquista islamica. Alcune di queste strutture sopravvissero alla conquista araba anche grazie alle ridotte dimensioni e tornarono a ricoprire un ruolo di rilievo all'interno della riforma che, durante il Regno Normanno di Sicilia, interessò il monachesimo greco.