La monaca murata
Una ragazza di nobile famiglia si era perdutamente innamorata di un soldato inglese. Purtroppo la famiglia non accettò di buon grado la storia tra i giovani e, per evitare loro di continuare ad incontrarsi, costrinsero la figlia a farsi monaca di clausura e la rinchiusero all’interno del monastero delle Benedettine sito all’interno del castello stesso. Ciò nonostante essi continuarono a vedersi ma, un brutto giorno, vennero scoperti, la povera fanciulla venne sepolta viva tra le mura o del torrione del castello o dello stesso monastero e il soldato rinchiuso in una gabbia e lasciato morire di fame. Si racconta che nelle notti di luna di marzo, si aggiri penosamente nei pressi del castello lamentandosi seguita da un corteo di anime dannate. Testimoni affermano di averla vista affacciata a una delle finestre o di aver sentito lamenti soffocati e strazianti urla singhiozzate di dolore. Altri invece raccontano di averla incontrata lungo un viottolo, ricevendo addirittura un suo saluto: “Sia lodato Gesù Cristo”.
Le informazioni qui riportate sono state raccolte e gentilmente concesse da: Salvatore Paolini, socio volontario dell’associazione SiciliAntica