Progettato tra il 1886 e il 1887 dall’ingegnere Giuseppe Ryolo su un’area ricavata dall’abbattimento della parte orientale dell’antico convento dei Carmelitani, rappresenta un esempio dell’architettura neoclassica del tempo.
L’alto basamento del Palazzo dell’Aquila (così denominato in riferimento al civico emblema araldico), la distribuzione delle aperture e l’impiego della pietra sul paramento conferiscono un movimento chiaroscurale sottolineato da tre corpi emergenti e dai grandi archi che verticalizzano il triplice aggetto del corpo centrale, concluso da un attico triangolare con orologio, e delle due sezioni laterali.
0:00
/
0:00
Ascolta