Necropoli di Piazza Duomo
Nella piazzetta antistante la Nuova Cattedrale di Santo Stefano è stato indagato un ampio settore di un “cimitero” di tipo monumentale, oggi offerto alla pubblica fruizione, per una parte della sua estensione, grazie a un progetto di conservazione e valorizzazione voluto in sinergia dall’Amministrazione Comunale e dalla Soprintendenza di Messina.
Il “cimitero”, stratificato su due livelli lungo il margine di sud-est, ha restituito poco meno di ottanta sepolture, singole e multiple, del tutto diversificate sul piano tipologico dell’edilizia:
⁃ “formae” in muratura, a blocchi di calcare e con pareti interne ad intonaco;
⁃ casse in muratura mista, con copertura “a cappuccina” o piana;
⁃ piccole camere semi-ipogeiche in muratura, a pianta rettangolare, ingresso sul lato breve e copertura a “cappuccina” di tegole piane, con monumento aereo “a terrazza”;
⁃ sepolcro monumentale di tipo familiare; ⁃ contenitori commerciali di riutilizzo.
L’ orientamento costante (nord-ovest/sud-est), la distribuzione in più file parallele, l’allineamento lungo uno spazio libero, la presenza di alcuni ambienti di “servizio” (Antiquarium, Sala 10 – vetrina 24), la certezza dell’esistenza di alti seppellimenti in aree contigue e indagate negli anni 70 (Palazzi Marullo e Messina) sono tutti argomenti fondanti per ritenere il settore esplorato coincidente con il massimo sviluppo del “cimitero” stesso. Le informazioni fornite dall’analisi complessiva del contesto archeologico e dai pochi oggetti che costituiscono il “corredo funerario” (Antiquarium, Sala 10 – vetrina 25) permettono di ipotizzare un ampio arco diacronico di frequentazione, a partire almeno dal V sec. d.C. alla prima età bizantina (VII secolo d.C.). Interessante rilevare che, sotto il profilo topografico, la presenza di un’area funeraria presso l’Istmo in periodo tardoantico è assai significativa, in quanto conferma l’ipotesi di un ritorno a privilegiare la zona arroccata per l’insediamento urbano.