Interamente scavato nella grotta, secondo la tradizione fu rifugio del Santo, allora missionario portoghese Ferdinando di Bulhoes, la cui nave era stata dirottata da una violenta tempesta durante un viaggio verso la natìa Lisbona (1221). La grotta, dopo la sua morte (1231) e la sua canonizzazione (1232), venne trasformata prima in un luogo di preghiera e poi in santuario, oggi risultato di successivi interventi nel 1575, 1737 e 1783.
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