Villa Vaccarino Progettata dall’ingegnere Gaetano Bonanno in collaborazione col pittore Michele Amoroso cui si devono le parti decorative. Tardo esempio del liberty, la villa non presenta un’architettura di particolare originalità ma conserva delle bellissime decorazioni in legno, ferro, stucco e vetro oltre alle pitture decorative dell’Amoroso. Si accede alla casa, superata la pregevole recinzione, attraverso rampe che superano il forte dislivello col piano stradale: l’edificio è circondato da un giardino, in cui si trova una fonte con vasca dotata di isolotto artificiale che presenta la pianta della Sicilia affiancato da isolotti minori con tanto di vulcani. La casa, a due piani, presenta un corpo angolare appena accennato con alto timpano e bow-window in ferro e vetri decorati a piano terra. Un grande balcone sorretto da colonne completa il prospetto, dal disegno classicheggiante arricchito da decori floreali piuttosto convenzionali. All’interno un atrio centrale divide gli ambienti del pianterreno e immette nella scala che conduce al primo piano, scenograficamente decorata con ferri battuti, stucchi e vetrate. Il salone e gli ambienti del piano terreno hanno soffitti decorati con stucchi liberty su disegni che rivelano la presenza di una forte intelaiatura in cemento dissimulata da grandi lacunari. Nelle stanze del primo piano l’assenza della pesante intelaiatura ha consentito la realizzazione di bei soffitti affrescati a motivi floreali: uno degli ambienti ha quattro inserti paesistici, due dei quali relativi a vedute di Milazzo.